Naturalmente è possibile scattare in B+W ma è preferibile avere il digitale a colori perchè permette di selezionare alcune aree per modificarne la saturazione.
Tieni presente che pensare in bianco nero durante la ripresa diventa difficoltoso per via della diversa attinicità dei colori, tempo fa esisteva un filtro kodak che aiutava a farlo, bastava guardarci attraverso e restituiva l'immagine nei toni che sarebbero stati impressionati su pellicola.Oggi, quando si scatta in studio, si usa risolvere collegando alla digitale una tv o un monitor in bianco nero che faccia da preview. La riproduzione di un certo numero di toni di grigio e bianchi puri e neri profondi sono essenziali per dare volume ad una immagine priva di colori.
La conversione in grigio tramite i programmi di fotoritocco è una operazione fattibile addirittura con un semplice scelta dal menù dei software.
Divertendosi successivamente ad equilibrare luci ed ombre che naturalmente in ripresa è difficoltoso fare.
Per quanto riguarda la stampa in A3, nel caso di ink.jet una Canon ix4000 è sufficiente per riprodurre un ottima modulazione di toni. Nel caso di laser devi optare su quelle predisposte con retini fotografici ad alta densità e capacità di sovrastampa dl nero, per ottenere una buona densità. Una "economica " a tale scopo è la oki 9600 o 9800. Si tratta però di affrontare una spesa di 3000 euro contro i 300 della Canon.
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